Un invito vero verso la quotidianità -Quando sono tornata al cinema-

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Mi piacciono le persone che improvvisano.
Quelle che ti propongono qualcosa nell’immediato e senti che non puoi non rispondere sì.
Oggi vi racconto di una cosa che sono tornata a fare negli ultimi giorni.
Vengo da settimane vissute in sottotono, vinta dall’apatia e da poca speranza al risveglio nelle mie giornate. Sto patendo questo momento più dei tempi passati, più del lockdown. E sinceramente la mia stanchezza non mi porta neanche a chiedermi perché.
Ho semplicemente accettato di vivere questo momento così. E’ uno di quei momenti nei quali tendo a isolarmi e pochi sanno come sto, alcuni se ne accorgono ma non possono fare più di tanto.
Altre, poche, senza troppi giri di parole invece di parlare arrivano con una proposta. Vediamoci per un caffè tra poco! Oppure ti va di venire al cinema con me stasera? Ecco io in questi casi mi sono vestita, mi sono truccata e sono uscita. Mi piacciono le persone che agiscono.
Nulla contro chi mi ha sostenuta magari con un messaggio o una chiamata ma chi mi ha spinta all’azione di lì a breve mi è stato utile davvero. Quei quando vuoi sono qui, se ti va passa da me credo si fermino ormai alle mie orecchie o restano su wathapp. E se l’altra sera anche la mia amica avesse detto quando vuoi torniamo al cinema, io mi sarei persa un’occasione.
Mi sarei persa l’opportunità di fare qualcosa che mi manca e per la quale forse avrei ancora temporeggiato. Ringrazio la mia amica con la quale ho rivissuto l’emozione di entrare in sala, di avere davanti quello schermo che per me è sempre magico e attendere che iniziasse il film. E che film!
La mia amica non ne ha scelto uno a caso, mi ha fatto ricominciare con Assassinio sul Nilo di K. Branagh e tratto dall’omonimo romanzo di Agatha Christie. Sapeva non avrei potuto tentennare! Non fa nulla se ho tenuto la mascherina tutto il tempo, se non ho potuto gustare i pop corn… è stato bello essere lì. Tornare a emozionarmi e a sentirmi viva. Ho passeggiato anch’io sul bel battello sul Nilo alla calde luci del tramonto dove una coppia di giovani sposi ha scelto di trascorrere la luna di miele con un gruppo di amici. Tra loro ho ritrovato uno dei miei personaggi preferiti: il celebre detective belga Hercule Poirot. Mi sono sorpresa ad ogni sparo e ad ogni vittima. Infatti, non è stata solo la sposa a morire mentre l’intreccio si è andato facendo più oscuro e intrigante.
Per mia fortuna, ho letto il romanzo molti anni fa e non ricordavo la trama, per cui mi sono goduta a pieno il film!
Non userò questo post per raccontarvi del film ma ve lo consiglio, per farvi trasportare nell’atmosfera ricreata dal regista e nel vortice di ambiguità in cui si muovono i vari personaggi colpiti dalla prepotente forza dell’amore, dei sentimenti fino a spingersi oltre e ad avere ognuno un motivo per uccidere.
A volte basta poco per iniziare a riprendere in mano la quotidianità, a volte deve essere adesso.
A volte non serve chi ti parla ma chi viene da te e basta anche senza invito.
Serve chi si fa vedere e non sentire.
Serve chi c’è col suo corpo davanti a te e non dietro un cellulare.
Mi stupisce chi fa sembrare semplici cose che ormai sembrano difficili, tipo esserci.

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